Una perspicace e geniale bambina, accompagnata
dal teologo Ettore e dal coetaneo figlio di un pastore, si metterà in
marcia verso la luna, luogo dove le suore dell'orfanotrofio sostengono si trovi
la madre della piccina.
Durante il tragitto i tre approfondiranno la loro
conoscenza, maturando convinzioni e ideali. Per esempio, il bimbo pastore vorrebbe esercitare le sue competenze da mercante e trasferirsi nella metropoli
di Milano, lungi dalle campagne solitarie del Trentino. Tuttavia, il padre di
Marco vorrebbe per il figlio un futuro diverso. Per il babbo sarebbe un
affronto se la prole non perpetrasse la sua mansione. Con affinità, anche il teologo
Ettore pena la sorte che gli è toccata, esiliato, deriso dai suoi colleghi teologi
a fronte di una sua pubblicazione, che gli costò l'incarico di vescovo e una
condanna per eresia dal pulpito accademico.
Cadenzano i tre capitoli di cui consta il racconto
lungo tre massime, e chiude l'opera una raccolta di dialoghi, all'interno della
finzione letteraria, stilati dal medesimo Ettore.