[…]Morire
di fame, ecco cos'è l'amore... e scegliere di morire di fame è l'amare. […]
Esposito
Romano è un diciottenne introverso, uno scrittore esordiente che ricerca
un'anima affine alla sua.
Ha trascorso tutta la sua
esistenza sotto una campana di vetro, frequentando ambienti "pettinati"
alto-borghesi e un collegio gestito da suore, che hanno inculcato in lui valori
etici che adesso, fuori dalle sbarre dorate della prigione domestica, alimentano
un dissidio con la contemporaneità.
La
timidezza l'ha da sempre ingabbiato. Solitario non per scelta, l'emarginazione
ha macchiato indelebilmente la sua adolescenza. Tuttavia, finalmente si palesa
di fronte allo studente di Filosofia una occasione di rivalsa: l'università.
Trasferitosi in una nuova città, Esposito vuole ridisegnare i confini del
proprio mondo, cancellando le barriere tra sé e l'altro che la paura della
novità aveva eretto in precedenza.
A
seguito di delusioni personali, nello specifico un esame andato non benissimo,
Romano cadrà in un vortice di perversioni e vizi, chiedendosi per la prima
volta in assoluto chi davvero lui sia. Infatti, ora è lontano dalla sua
famiglia nonché dall'ambiente natale. Così, può adesso domandarsi, non tanto
chi è per l'alter ego, ma chi vuole diventare. Un vincente!
Vuole
amicarsi colleghi di università e osare, vivere l'attimo senza fasciarsi troppo
la testa per le conseguenze future delle proprie azioni. Sperimenterà per la
prima volta nella sua vita l'amicizia e l'amore, trovandosi disilluso:
l'amicizia non ha nulla di sacro e d'eterno, come, d'altronde, l'amore.
I
fantasmi delle amicizie e degli amori, nuovi spettri, tormenteranno lo
scrittore Esposito Romano, idealista sofferente, perennemente insoddisfatto. Si
è impegnato per smussare gli spigoli del proprio io, perdendosi. Ha cancellato
i suoi tratti unici, personali, ma l'inclusione in un contesto sociale più
vasto non ha ripagato i suoi sforzi. È nella sua natura il malcontento, lo
sguardo rivolto verso il cielo, l'anima affamata, che patisce un buco allo
stomaco non saziabile.
Ora che lontano
dall'ambiente che ha ucciso la sua volontà, potrà rielaborare le ragioni del
suo rapporto teso con i genitori e del suo isolamento sociale, sino a
disseppellire quanto una molestia sessuale ricevuta in tenera età abbia
influenzato le sue sorti di reietto.