Mosca bianca

Mosca bianca è un romanzo che narra le vicende di Esposito Romano, scrittore maledetto e fallito, che non ha concluso un bel niente nella sua esistenza. Il suo sogno è ricevere ascolto; che le sue produzioni vengano lette e apprezzate. Vive la giornata, sbronzandosi, scrivendo e pensando con nostalgia alle avventure che scandirono la sua giovinezza. Tutti, famigliari e amici l'hanno abbandonato. E la depressione esistenziale derivante ha ulteriormente inabissato le vendite delle sue pubblicazioni indipendenti. Tuttavia, un giorno conosce un tizio quattr'occhi che lo sprona a ricredersi, a rimettersi di nuovo in gioco. Così Esposito aprirà il suo cuore all'amore per Alisa, ragazza che ha conosciuto sul litorale di Amalfi dopo essere stato rapito dal conoscente quattr'occhi per un road trip alla Kerouac. I tre, addizionando la coinquilina tedesca di Alisa, proseguiranno il viaggio senza meta definitiva. Una combriccola di criminali improvvisati seguirà le orme dei quattro amici per vendicarsi a seguito di un fraintendimento.

La seconda parte del romanzo, Mosca bianca o pecora nera, espone il racconto lungo scritto da Esposito Romano, e attraverso le vicissitudini biografiche dell'alter ego letterario Anattasio, il lettore compenetrerà maggiormente la psiche del protagonista della prima parte dell'opera. Anatta', escluso dall'eredità, rifletterà sull'assenza di un nido al mondo. I rapporti famigliari sono tesi, anzi, atrofici. È un sognatore che abortisce la propria arte senza avvedersene. Renitente, ha posticipato la riappacificazione con i parenti troppo a lungo, non coltivando le relazioni sociali con i consanguinei. Grazie a un orologio a cucù, fortuitamente, condurrà viaggi nel tempo durante i quali cercherà di cambiare il suo presente, alterando con consapevolezza eventi salienti del suo passato.
Divagazioni filosofiche, sia esistenziali e sia morali cadenzano il romanzo.

18,00 €