Poesie
è una raccolta di poesie che concernono temi sociali, antropologici, emotivi,
esistenziali e descrizioni paesaggistiche paniche. Sperimentazione in stile
Beat Generation si mescia al post-simbolismo decadente, dispensando al lettore
immagini vivide dal significato inesauribile, sonorità moderniste esotiche e
astrazioni in-confinabili, dall'incommensurabile sensorialità afrodisiaca
esoterica e forestiera, propriamente sacra, ovverosia ambigua. Il verso libero
sarà coniugato dualmente, sia per freddare uno scorcio denudato della
interiorità dell'autore e sia per infondere universalità al canto umano.
[…]
Do la carica al mio orologio/ed è come se mi fidassi di lui,/come se gli
consegnassi/la mia anima dicendogli:/«To' tieni,/agguantala e portala via con
te,/fra quegli ingranaggi/più lubrificati rispetto/alle mie cigolanti
articolazioni.»/Do la carica al mio orologio/e frattanto,/proprio
durante/quest'ultimo giro,/tutti i miei fantasmi/del passato/si destano
all'improvviso./Li rivedo tutti:/c'è chi mi ha/abbandonato malgrado/avessi la
punta/di una lancia conficcata/nel costato,/chi ha ammirato/la scena del
mio/omicidio per via/dell'indifferenza generale/ma non ha reagito,/così
facendo,/riaffondandomi/più in profondità/quella punta a suon di calci. […]
[…]
Morirò da celibe di vita,/niente lacrime,/niente rimpianti,/solo sputi di
liquirizia a/rimpolpare quel/mio colorito cadaverico./Che nessuno/entri in
chiesa,/nemmeno la mia salma,/tantomeno la mia cenere o/il mio
gatto./Seppellitemi/fra i vermi, lontano/dalle mosche./Se quel
fastidioso/ronzare mi destasse/dal torpore, boia mondo;/dopo tutta
quest'attesa/finalmente un po' di riposo,/ma no,/quella stronza mosca/mi doveva
svegliare comunque! […]