La periferia mostra la disumanità degli uomini.
Disumanità forse più vera dell'umanità stessa. Mostra quanto, in un clima di
povertà, l'unico valore è quello della sopravvivenza. Lontano dai riflettori
della metropoli, la speranza è una fata morgana. Noia e criminalità scandiscono
le giornate ad Abulia, periferia meneghina.
Quanto in basso bisogna precipitare per poter ricevere la
spinta che ci permetta di rialzarci?
Questo ce lo potrà
dire Salvatore. Giocatore d'azzardo, tossicodipendente di cinquant'anni che ha
perso l'amata per le sue bugie. "Sono al lavoro", e invece era a spendere fino
all'ultimo centesimo alla roulette. L'unica priorità della sua vita è sempre
stata non dover lavorare. Vivere la vita del Michelaccio: mangiare, bere
e andare a spasso. Ma un giorno, durante una puntata alla roulette, incontra
Sebastiano. Ragazzino acerbo per il quale sarà padre.