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Ci viene detto che l'amore risolverà tutto. Fin dalla culla ci viene insegnato
che l'amore può tutto. Sarà vero? Un ennesimo Babbo Natale?! L'amore può
davvero stravolgere una vita vissuta controvoglia in un regalo prezioso e
inestimabile? [...]
Esposito Romano è un
sognatore, un poeta maledetto d'altri tempi, dal cuore sensibile. Vorrebbe
vivere la vita con più spensieratezza, in consonanza con l'aspetto sbarazzino
che lo caratterizza, nonché con il suo idolo letterario Charles Bukowski, ma è
costantemente renitente e in giogo alla paura. Vivere per scrivere,
l'imperativo categorico che muove ogni sua azione. Vorrebbe campare con la
propria arte, con ciò che ama fare. Nondimeno si scontra con la povertà e
saltuari lavoretti che cadenzano le sue giornate.
Poco più che ventenne, sta già patendo i sintomi di
una tutta sua crisi di mezza-età, che inculca in lui una micidiale malinconia e
una marcata attitudine introspettiva. La soluzione a tale malessere? Forse
l'amore, in consonanza con la sua speranza di un amore che guarisca ogni sua
ferita.
Il poeta maledetto
trascorre le sue giornate ubriacandosi, intrattenendosi con un viavai di fanciulle
di facili costumi e scrivendo. Tuttavia, nonostante l'apparenza, questo genere
di vita scapicollata non lo rispecchia, difatti si sente intrappolato in un
ambiente che non lo soddisfa, per assecondare il quale ha inconsciamente fatto
suo il vestiario dell'esteta menefreghista. Questa la sua autodifesa: fingersi
un dannato, malgrado, in sé, brami tutt'altro, la beatitudine.
Rapito da un misterioso
adulatore dei suoi dattiloscritti, in viaggio lungo la costiera amalfitana, conoscerà
un quattr'occhi che lo spronerà a credere di nuovo nell'amore vero, puro,
platonico. Qui incontrerà la bellissima Lilia, della quale si innamorerà. A
seguito di un fraintendimento la malavita locale tallonerà le tappe on the
road che la combriccola di conoscenti cavalcheranno a bordo di un furgone
postale.
Memorie giovanili folgorano
la psiche fragile, gremita di dissidi, di Esposito, scrittore fallito che ha
smarrito la spensieratezza puerile che gli aveva permesso di crearsi una
notorietà internazionale tra i pubblicisti indipendenti.
Quando il tanto atteso amore apparirà nella
vita del poeta, la convivenza smorzerà l'entusiasmo dell'eros. Allora, un
vecchio amico, Francesco, ricorderà al poeta maledetto il significato della
parola "amicizia". E grazie all'amore puro, disinteressato proprio del fare
creativo, il poeta maledetto ascenderà sino alla pace che a lungo cercò
ovunque, salvo che nella sua arte, sua unica e indubitabile compagna di vita.